venerdì 25 novembre 2011

Report speciale weekend: Dieci società con oltre 25 anni di crescite dei dividendi

In un periodo di volatilità ed incertezza dei mercati internazionali come quello a cui stiamo assistendo in queste ultime settimane la nostra attenzione si concentra maggiormente su investimenti di elevata qualità, con lunghi track record di crescita dei dividendi. Nonostante le numerose tempeste finanziarie di questi ultimi decenni, la ristretta elite di dieci società internazionali di cui parliamo nel report di oggi ha saputo dimostrare nel tempo forti crescite di utili e ricavi, trasformandosi in un porto sicuro per azionisti e investitori. Vediamo ora nel dettaglio i criteri  con i quali siamo giunti alla creazione di questa speciale lista.

1) Siamo partiti dalle oltre 5.000 società quotate a Wall Street selezionando soltanto quelle con almeno 25 anni consecutivi di crescite del dividendo. Livelli così elevati di crescite significa offrire ai propri azionisti rendite annue costantemente superiori ai tassi di inflazione. Ipotizzando un dividendo medio iniziale pari al 3% e una crescita annua media della cedola pari al 10% annuo (3,3% dopo il primo anno, 3,6% dopo il secondo etc) , grazie all'interesse composto dopo 25 anni si ottiene una rendita superiore al 30% annuo sul capitale originariamente investito. Solamente 103 società sulle 5.309 analizzate rispondono a questo primo importante parametro di selezione.

2) Abbiamo poi ordinato le 103 società rimaste dopo questa prima selezione in ordine decrescente per dividendo, mantenendo soltanto il 33% (un terzo) della lista contenente i titoli con i dividendi più elevati. Dopo questo secondo parametro abbiamo ottenuto una lista più ridotta contenente le 35 società con 25 anni di crescite dei dividendi e con i tassi di rendimento attuale più elevati.

3) Tra queste, abbiamo poi selezionato le dieci società con in livello di Pay Out più contenuto. Il Pay Out indica la percentuale dell’utile annuo destinata agli azionisti come dividendo. In generale, sono da preferire società che mantengono livelli di Pay Out più contenuti, a garanzia di stabilità delle cedole anche per il futuro. Secondo un importante studio del Credit Suisse, le società ad alti dividendi con contestuali Pay Out più ridotti  hanno ottenuto storicamente performance superiori alle altre tipologie di investimenti.
Dopo questi criteri abbiamo quindi ottenuto una speciale lista di dieci titoli TOP. Vediamo ora nel dettaglio le dieci società selezionate in ordine decrescente per dividendo:

Al primo posto della lista troviamo Universal Corp, quotata sul Nyse con simbolo UVV. Fondata nel 1918 e quartier generale a Richmond Virginia, con oltre 26.000 dipendenti, l’azienda opera nella selezione, acquisto, lavorazione, confezionamento, stoccaggio, fornitura, e trasporto di foglie di tabacco per conto delle maggiori multinazionali del settore. La società opera direttamente in oltre 30 paesi. (vedi nostra analisi completa del titolo del 3 settembre scorso).

Due società di questa speciale lista appartengono da tempo al nostro portafoglio Top Analisti, riservato in forma integrale agli utenti del portale Strategyinvestor iscritti al Secondo Livello. Il popolare modello Top Analisti, uno dei più seguiti dai nostri lettori, viene monitorato costantemente, con modifiche e aggiornamenti settimanali, e raggruppa in un unico portafoglio le raccomandazioni di un pannello di oltre 25 tra i migliori Guru e analisti finanziari internazionali. Attualmente il portafoglio presenta una rendita media da dividendo pari al 4,6%, il doppio rispetto al 2,3% del mercato, con oltre 200 cedole distribuite ai partecipanti nel corso di ogni anno solare, e un accredito in conto in quasi ogni giorno lavorativo dell’anno. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi il modello vanta crescite record, con una performance pari a +63%, contro un rendimento dell’indice S&P500 pari a +28% nello stesso periodo. Con queste caratteristiche, Top Analisti si presenta come una potente macchina da reddito, adatta per coloro che desiderano flussi stabili di entrate unite a potenziali capital gain nel medio termine.


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